Dallo scorso 21 gennaio, e fino al prossimo 05 febbraio 2025, è in inchiesta pubblica il progetto di norma UNI ISO/TS 20612 dal titolo: “Qualità dell’acqua – Confronti interlaboratorio per prove valutative di laboratori di chimica analitica”.
L’UNI informa che è possibile partecipare al progetto di norma UNI ISO/TS 20612 “Qualità dell’acqua – Confronti interlaboratorio per prove valutative di laboratori di chimica analitica”, attualmente in inchiesta pubblica.
La norma ISO/TS 20612:2007 specifica i criteri relativi alle prove valutative mediante confronti interlaboratorio nel campo dell’analisi delle acque, delle acque reflue e dei fanghi. In particolare, specifica i requisiti relativi ai fornitori di proficiency test e alla progettazione, esecuzione e valutazione del confronto delle prestazioni dei laboratori.
La norma ISO/TS 20612:2007 può essere utilizzata se si può ritenere che gli analiti della prova interlaboratorio possano essere misurati con un certo grado di continuità. Questo è generalmente il caso dei costituenti chimici e dei determinanti fisico-chimici, ma la continuità non sempre esiste nel caso dei parametri biologici e/o microbiologici.
L’Organo Tecnico competente ha giudicato la norma ISO da adottare rispondente, da un punto di vista tecnico, alle esigenze nazionali e ne propone quindi l’adozione alla Commissione Centrale Tecnica dell’UNI. Si tratta di una norma tecnica che specifica meglio le modalità di gestione e partecipazione nonché i criteri interpretativi delle prove interlaboratorio nel settore specifico dei controlli analitici delle acque.
Tra i benefici attesi dalla nuova norma, c’è sicuramente l’ampio mercato potenziale da parte dei laboratori di analisi delle acque. La formale adozione della norma ISO assicura che la norma stessa, diventando UNI ISO, sia compatibile con:
- le norme europee, sia pubblicate sia allo studio (regola dello standstill);
- le norme nazionali, che se in contrasto vengono ritirate;
- le disposizioni legislative/regolamentari, nazionali o europee.
Inoltre, anche attraverso la fase di IPP (Inchiesta Pubblica Preliminare) l’iter di adozione consente di soddisfare efficacemente i principi fondatori della normazione di coerenza, trasparenza, apertura e consenso.
È possibile partecipare inviando il proprio commento attraverso il form disponibile alla pagina dedicata del sito UNI.