La UNI 9182 descrive il metodo di dimensionamento delle tubazioni di acqua calda e fredda utilizzando il metodo delle unità di carico. La norma UNI9182:2014 specifica i criteri tecnici e i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell’acqua calda, i criteri da adottare per la messa in esercizio degli impianti e gli impieghi dell’acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego.
Il dimensionamento delle tubazioni va calcolato secondo le norme tecniche in vigore. La EN 806-3 propone delle tabelle con cui determinare il diametro di ciascun tratto di tubazione, in funzione delle unità di carico servite e del tipo di materiale usato. Comunque, nota la portata di progetto e imponendo una velocità massima all’interno della rete di distribuzione, si può calcolare il diametro della tubazione e quindi andare a sceglierne una tra quelle disponibili sul mercato.
Ricircolo dell’acqua calda sanitaria in un impianto centralizzato
Negli impianti centralizzati con ricircolo sulla colonna o al piano, di solito le distanze tra il punto di distacco della linea di ricircolo e l’ultimo apparecchio sono ridotte, così come i volumi di acqua all’interno di queste utenze. Negli impianti centralizzati il ricircolo può essere mantenuto attivo per 24 ore su 24, in modo da garantire dei tempi ridotti di attesa di erogazione dell’acqua calda. La pompa di solito installata sulla tubazione di ricircolo può essere gestita da un termostato (carico bollitore) e da un orologio programmabile, in modo da evitare eventuali dispendi di energia elettrica.
In caso di impianto centralizzato, il ricircolo dell’acqua calda sanitaria per gli stacchi agli utilizzatori può essere omesso, se il tratto di tubazione dallo stacco fino al rubinetto d’utenza ha un contenuto d’acqua non superiore a 3 l. In taluni casi, dove non è stata prevista una tubazione di ricircolo, possono essere utilizzati dei cavi scaldanti. Bisogna prestare attenzione agli assorbimenti elettrici e ai relativi consumi di energia elettrica.