Relativamente al Decreto Ambiente, Aqua Italia dice sì ai certificati di risparmio idrico, ritenendola una misura che potrebbe portare un risparmio idrico fino a 500 milioni di metri cubi l’anno.
«L’approvazione in Parlamento dei 2 ordini del giorno di Forza Italia (firmati al Senato dal Capogruppo in Commissione Industria e Vicepresidente del Gruppo, Sen. Adriano Paroli, ed alla Camera dei deputati dall’onorevole Erica Mazzetti, responsabile FI del settore Lavori Pubblici) accolti dal governo, è un importante segnale per la riforma della gestione dell’acqua nel nostro paese».
Questa la dichiarazione di Lorenzo Tadini presidente di Aqua Italia, l’associazione federata ANIMA Confindustria che rappresenta i produttori del trattamento delle acque primarie per uso civile, industriale e per piscine.
«Si avvicina l’avvio di una riforma con un sistema virtuoso di crediti, senza oneri per lo stato – ha dichiarato il presidente Tadini – finalizzato al risparmio idrico in campo produttivo, analogamente a quanto avviene in materia energetica».
Il presidente di Aqua Italia prosegue: «I certificati di risparmio idrico, ha aggiunto, diversi dai certificati blu costosi per lo Stato, favoriranno interventi di efficienza idrica nonché di premialità ad innovazioni che consentano di ridurre il consumo o promuovano il riuso di acqua in particolare negli usi produttivi».
Secondo Aqua Italia, infatti, la riforma potrebbe portare a risparmi di consumo nell’ordine di 500 milioni di metri cubi annui.